FRAMMENTI URBANI

Architettura è ... Frammenti Urbani

TEMI ED OBIETTIVI DEL CONCORSO

Quello che un luogo mette a disposizione, in termini di materie e condizioni climatiche, ha sempre determinato forme ed architetture tanto da renderli una cosa sola con quel luogo. Non può esistere vera innovazione se non si parte dalla conoscenza/reinterpretazione della tradizione soprattutto quando si persegue un progetto “sostenibile” anche dal punto di vista del suo rapporto con il paesaggio locale. L’architettura è equilibrio e non grida la “sostenibilità”: la fa sua, talvolta esternandola in forme riconoscibili, il più delle volte nascondendola tra i muri, nelle vene e nell’arterie degli edifici, nei materiali che li compongono, nel loro adattamento e disposizione sul suolo; ne tiene sempre conto intessendola a maglie strette con i mai vetusti concetti di bellezza e di poesia. Obiettivo del concorso è stato quello di promuovere la cultura del territorio, come tradizione e come innovazione, come fusione dell’ambiente naturale ed antropico nel rispetto della sostenibilità. “L’ARCHITETTURA È…” non solo piccoli e grandi spazi, non solo architetture di edifici importanti ma anche di elementi, più o meno modesti, un insieme di “… FRAMMENTI URBANI ” caratterizzate da valenze estetiche, culturali e ambientali, che suscitano emozioni ed esaltano i valori del contesto in cui si inseriscono. Con questa consapevolezza l’obiettivo del concorso è stata la rappresentazione e la proposizione del territorio della provincia di Potenza in tutte le sue forme, così come negli anni si è potuta concretizzare I partecipanti hanno proposto e raccontato, attraverso fotografie e disegni, la nostra realtà provinciale evidenziandone, ove presenti, gli elementi di caratterizzazione ambientale formale e architettonica.

Hanno partecipato 17 gruppi per un totale di circa 60 professionisti.

Primo classificato: arch. Silvia Iazzetti
con la seguente motivazione: nell’immediatezza di uno scatto fotografico, colto in maniera quasi furtiva, è rappresentato un frammento di architettura vissuta, posta fuori dal tempo. La rappresentazione decentrata destabilizza lo sguardo e conferisce dinamicità all’immagine, come se lo spettatore fosse in movimento e osservasse la realtà attraverso una finestra.
Secondo classificato: arch. Umberto Albricci
con la seguente motivazione: in due scatti fotografici emerge il pathos dell’abbandono e la volontà di ridare un senso alle cose in un atto di denuncia che parte dalle infrastrutture negate, poste in relazione con un centro abitato che costituisce una cucitura e cerniera tra passato e presente. Si legge, infine, una sorta di nostalgia che spinge a riflettere sulla transitorietà dell’esperienza umana e sul rapporto tra natura e cultura.
Terzo classificato: arch. Giuseppe Pulizzi
con la seguente motivazione: nella volontà di documentare in maniera lieve e delicata fragili architetture contadine riaffiora un mondo perduto tra sogno e memoria.
Segnalato: Gruppo
arch. Mario De Luca (capogruppo) arch. Adele Fuschetto, Verderosa Francesco (storico), Verderosa Ilaria (grafico) con la seguente motivazione: molto stimolante sul piano intellettuale l’idea di far emergere dal passato un frammento che spinge a riflettere sulla transitorietà della morfologia dei luoghi. Segnalato: Gruppo arch. Rosa Romilda Irene De Canio (capogruppo) arch. Roberta Guarnieri, ing. Marianna Dragonetti, ing. Salvatore Pugliese con la seguente motivazione: emerge la capacità di cogliere, attraverso la fotografia, un “genius loci” espresso dalle aggettivazioni architettoniche segnate dal trascorrere del tempo. Menzione fuori concorso: arch. Rocco Morrone per le grandi capacità di narrare la realtà con un linguaggio innovativo che guarda al contemporaneo.

Viale Marconi, 82
85100 Potenza Tel 0971 54578
Fax 0971 471411

Ricevimento
Mattina :Dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle 12:00

Pomeriggio:Martedì e Giovedì,
dalle ore 16:30 alle 18:00

Personale
Pio Baldinetti